30/11/10

agenda immigrazione - briguglio on air



Si discute di immigrazione con Sergio Briguglio. Conduce Cristiano Bucchi.In collegamento telefonico Emanuele Fiano, Deputato PD - Marcello Galati, in collegamento dalla torre dell’ex Carlo Erba a Milano per protestare contro la sanatoria del 2009.

27/11/10

mandiamoli a casa


MANDIAMOLI A CASA i luoghi comuni from testardo on Vimeo.

Storie che camminano per le strade di San Salvario


COS’E’ «MANDIAMOLI A CASA», I LUOGHI COMUNI

Le rotte migratorie Bangladesh-Italia

L'iniziativa è di Terre des Hommes per indurre i migranti ad essere informati e in fuga da un paese fra i più sovrappopolati al mondo, con metà della popolazione al di sotto della soglia di povertà, il 45% di bambini malnutriti e, come non bastasse, uno dei paesi dove è forte la minaccia dei cambiamenti climatici. Segnalati i rischi dell'immigrazione irregolare, degli abusi e gli illeciti

di Alessandra Tarquini
Le rotte migratorie Bangladesh-Italia  Una guida per partenze consapevoli Uno slum di Dacca
DACCA - Terre des Hommes Italia 1 ha lanciato una guida per preparare i migranti bangladesi alla migrazione verso l'Italia, seconda meta europea per i cittadini del Bangladesh. Due ricerche mostrano come, ancora una volta, non è tutto oro ciò che luccica. Giunti in Italia, burocrazia e misere condizioni di lavoro, spesso irregolare, sgretolano il sogno di cambiamento di migliaia di persone. Con questa guida la ong italiana mira a sviluppare una partenza consapevole e informata e contrastare non solo l'immigrazione irregolare, ma anche abusi e lucri illeciti sui migranti.

parole sporche


Clandestini, nomadi, vu cumprà: il razzismo nei media e dentro di noi
Le parole sono importanti. E se giornali e tv scrivono e parlano male è probabile che lettori e spettatori pensino male. “Parole sporche” dà conto di come e perché razzismo e xenofobia in Italia trovano spazio sui più importanti media, in bocca agli intellettuali e tra i cittadini. Lorenzo Guadagnucci passa in rassegna gli esempi più clamorosi dell’alleanza tra stampa mainstream e vox populi e addita le "parole sporche" da mettere all'indice. Vocaboli di cui i media italiani, con poche eccezioni, fanno uso largo e disinvolto. Un lessico che nasce dai cosiddetti “imprenditori della paura”, coloro che alimentano il bisogno di sicurezza e il rifiuto del diverso, per lucrare consenso in un momento di profonda crisi economica e morale. La realtà ne esce stravolta, l’opinione pubblica manipolata.

Roma, le crepe del piano nomadi "Cosi è fallito il villaggio modello"


La ricerca dell'associazione "21 luglio", presentata nell'anniversario della Convenzione dei diritti dell'infanzia evidenzia i problemi del campo di via di Salone, simbolo delle politiche rom della giunta Alemanno. "Si alimenta l'esclusione sociale. I bambini pagano il prezzo più alto in termini di diritti violati".
di PASQUALE NOTARGIACOMO e PIETRO CALVISI

Uganda, il Facebook dei rifugiati


 
Può un semplice sms aiutare i rifugiati a ritrovare parenti e amici smarriti a causa di guerre, persecuzioni e disastri naturali? Da oggi sì, grazie all'iniziativa di Refugees United. La Ong danese ha da poco lanciato un servizio telefonico che consente di accedere via cellulare a una banca dati on line contenente informazioni su migliaia di persone disperse. Grazie alla partnership con Ericsson e MTN, operatore di telefonia mobile africano, il progetto è oggi in fase di test in Uganda dove, secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHRC), ci sono circa 127mila profughi provenienti principalmente dalla Repubblica Democratica del Congo, e dove 250mila personecampi d'accoglienza a seguito della sanguinosa guerra civile che ha sconvolto per anni il nord del Paese. Nel 2011 il progetto pilota dovrebbe espandersi anche a Sudan, Kenya e resto del mondo. vivono ancora nei
La genesi del progetto

Generazione involontaria

METROPOLI

Ecco la "generazione involontaria"

Uno studio commissionato dal Comune sull´integrazione rivela i disagi degli extracomunitari nati in città. Un giovane su 4 vuole tornare nel paese di origine: "Paura del razzismo"

di ILARIA URBANI
Ecco la "generazione involontaria"
"Effetto Balotelli". I ricercatori del centro studi La Maieutica, ricorrono all'attaccante del Manchester City, destinatario dei cori razzisti dei tifosi avversari, per rappresentare il desiderio di un giovane immigrato su quattro (22.7 per cento) che vive a Napoli, ma vuole tornare nel paese di origine dei genitori per sottrarsi al razzismo e ricongiungersi con le proprie radici. "Non sopportiamo la xenofobia come hanno fatto i nostri genitori", dicono. Il dato emerge da "Liberi tra due mondi", ricerca realizzata da La Maieutica, diretto da Antonio De Filippo, nell'ambito del laboratorio omonimo di integrazione sociale e culturale. L'iniziativa, commissionata dall'assessorato comunale alle Politiche sociali, viene presentata oggi alle 11.30 a Palazzo San Giacomo. L'indagine è un'analisi psicosociologica delle modalità di integrazione su un campione di 200 adolescenti stranieri tra i 13 e i 18 anni di dodici nazionalità diverse. Ragazzi di prima generazione non accompagnati o nati in Italia da genitori stranieri, avvicinati da mediatori culturali tra piazza Dante, piazza Cavour, piazza Garibaldi, la moschea di piazza Mercato e Capodimonte.

Le 'ndrine dietro gli sbarchi

Le 'ndrine dietro gli sbarchi

da blog di Libera Informazione
Le 'ndrine dietro gli sbarchi: "C’è un’umanità che cerca protezione in Calabria. Il secondo sbarco in venti giorni sulle coste joniche calabresi di Crotone. Dopo i 105 immigrati giunti all’inizio del mese di novembre nella città di Pitagora, adesso un’altra rappresentanza di un’umanità che la legge italiana classifica come clandestina e che invece è sofferente e in fuga da guerra e povertà. 137 immigrati prevalentemente afgani, e in minor misura pakistani e iracheni, tutti uomini e di cui 30 minori, viaggiavano a bordo di un veliero con due alberi battente bandiera russa di nome Annah, a largo di Crotone, ad 11 miglia al largo di Punta Alice a Crotone." continua...

roma-intercultura.it

del sito www.roma-intercultura.it


NEWS

Atto Accademico SIMI 2010
Testimoni dell'esodo. Vita consacrata e mobilità umana
Roma, 26 novembre 2010 - ore 9:00 - 13:00
Pont.Univ. Urabaniana-Sala Newmann, Via Urbano VIII, 16

Evento
Presentazione del progetto "L'asino Mediterraneo",
 con lettura - spettacolo

Pomezia (Rm), 25 novembre 2010 - ore 14:00
Centro Raggio di Sole, Via Bruno Buozzi

Incontro
Che cos'è un italiano? Faccia a faccia
con Andrea Cammilleri e Peter Kammerer

Roma, 26 novembre 2010 – ore 21.00
Auditorium del Goethe-Institut, Via Savoia 15

"8 mila dollari per proseguire il viaggio"

Sono tenuti in catene nel deserto. La denuncia è di "Habeshia Agenzia per lo sviluppo e la cooperazione". Erano partiti da Tripoli, in Libia, per andare in Israele pagando i 2 mila dollari pattuiti. In Egitto però i trafficanti che li accompagnano pretendono 6 mila dollari in più. Richiesto l'intervento dell' UNHCR

Profughi eritrei sequestrati in Egitto "8 mila dollari per proseguire il viaggio"
SINAI (Egitto, confine con Israele) - Da oltre un mese 80 profughi eritrei sono sequestrati al confine tra Egitto e Israele dai trafficanti di esseri umani che pretendono 8 mila dollari per la loro liberazione. E' la denuncia dell'associazione "Habeshia-Agenzia 1 per lo sviluppo e la cooperazione", rilanciata e diffusa dall'organizzazione "EveryOne 2". "Il gruppo di immigrati, tra i quali molte donne - riferisce l'agenzia - è segregato e tenuto in condizioni inumane con catene ai piedi e senza acqua in alcune case nel deserto del Sinai".

Badanti: è ora di passare dalla semi-schiavitù ai diritti

di Gianpiero Colomba
Fonte: neodemos


Kkoktu figure of a Caregiver. Korea, 18th century. Author: Rama
L’Italia è uno dei paesi con la popolazione più vecchia al mondo, per effetto sia della diminuzione dei giovani, dovuta alla bassa natalità, sia dell’aumento della popolazione anziana, determinato dall’innalzamento della speranza di vita.
Al 1° gennaio 2009, i giovani fino ai 14 anni erano poco più del 14% della popolazione totale (dal 17,8% nel 1985), mentre gli individui con 65 e più anni erano il 20,1% (dal 13,7% nel 1985). E, al 2040, la quota di anziani potrebbe crescere fino al 34% della popolazione totale: un anziano ogni tre persone.
Chi si occupa degli anziani?

Non sgomberate i miei diritti”


Raccolta firme in favore dei bambini rom vittime degli sgomberi illegali nella Capitale

Con il Natale ormai alle porte, l’Associazione 21 luglio ha deciso di fare un regalo a tutti i bambini rom che hanno subito il trauma di essere sgomberati dagli insediamenti informali della città di Roma, lanciando una raccolta firme a sostegno dell’appello:“Non sgomberate i miei diritti”.
Solo negli ultimi due anni e mezzo, infatti, nella Capitale sono stati eseguiti 320 sgomberi, che hanno interessato centinaia di minori, violandone sistematicamente i diritti sanciti dalle convenzioni internazionali e, in particolare, dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti dell’Infanzia: il diritto all’abitazione, all'integrità personale, alla salute, all'istruzione, nonché il divieto di discriminazione.
In particolare, l’Associazione 21 luglio ritiene che gli sgomberi eseguiti nel 2010 siano chiaramente illegali perché nessuna notifica scritta è stata rilasciata alle famiglie rom in vista dell’imminente sgombero; gli agenti delle forze di polizia erano spesso presenti in numero decisamente sproporzionato rispetto alla popolazione rom che intendevano allontanare, considerando anche l’alto numero di disabili e bambini presenti; in alcuni casi, gli agenti delle forze di polizia si sono resi autori di abusi verbali e fisici nei confronti dei rom; gli sgomberi, spesso, sono stati condotti di notte, alle prime luci del mattino e in avverse condizioni atmosferiche; le abitazioni e altri beni personali dei rom sono stati arbitrariamente distrutti; la maggior parte delle persone oggetto di sgombero non ha ricevuto alcun tipo di offerta circa una sistemazione alternativa; molti bambini rom sono stati costretti a interrompere la frequenza scolastica.
L’appello termina con la richiesta di porre fine alla pratica degli sgomberi illegali e che adeguate sistemazioni alternative vengano garantite alle famiglie dei minori rom coinvolte.
Per firmare l’appello “Non sgomberate i miei diritti” basta entrare nel sito dell’associazione: www.21luglio.com. Le firme raccolte verranno consegnate direttamente al sindaco di Roma on Gianni Alemanno e al Commissario straordinario per l’emergenza nomadi a Roma dott. Giuseppe Pecoraro.

Roma, 25 novembre 2010

Ufficio Stampa Associazione 21 luglio
ass.21luglio@gmail.com

cinema di migrazione




Roma: al via la rassegna “Cinema di migrazione” con laboratori nelle scuole e proiezioni nei cinema della Capitale.
Iniziativa dell’associazione Il Labirinto in collaborazione con la Provincia di Roma.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Promuovere una più diffusa consapevolezza dei valori dell’accoglienza e della solidarietà nella moderna società multiculturale. È l’obiettivo del progetto “Cinema di migrazione” per l’anno 2010/2011, promosso dalla Provincia di Roma e organizzato dall’associazione Il Labirinto.
Il progetto, alla sua seconda edizione, prevede la realizzazione di 10 laboratori didattici nelle scuole di Roma e provincia nel prossimo mese di dicembre e la proiezione, a gennaio 2011, di dieci film sul tema della migrazione e dell’integrazione (Nuovomondo, Il cammino della speranza, In questo mondo libero, East is east, Welcome, Machan, Cous Cous, Il vento fa il suo giro, Un’anima divisa in due, Come un uomo sulla terra).
I film saranno proiettati presso il Nuovo Cinema Aquila e al Cine Club Kino nel quartiere il Pigneto di Roma e presso l’Aula Magna dell’INMP (Ospedale San Gallicano a Trastevere).

http://testitaliano.interno.it

Permesso di soggiorno CE di lungo periodo: on line le istanze e le convocazioni per effettuare il test di italiano

Dal 9 dicembre gli stranieri richiedenti dovranno fare domanda su www.testitaliano.interno.it. Le prefetture gestiranno il procedimento e invieranno i risultati alle questure

Il dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del ministero dell'Interno ha messo a punto la procedura informatica che dal 9 dicembre consentirà la gestione delle domande per la partecipazione al test di conoscenza della lingua italiana che dovranno sostenere gli stranieri che intendono richiedere il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

almanacco immigrazione 2010




http://s2ew.caritasitaliana.it/materiali/temi/immigrazione/almanacco_immigrazione2010.pdf

vittime di tratta nigeriane

Giovani, in Italia da circa due anni, pendolari, con un debito di decine di migliaia di euro: l’identikit delle vittime di tratta nigeriane in Italia secondo Isoke Aikpitanyi.
Fonte: immigrazioneoggi

Presentata ieri, in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, una indagine sulla realtà sommersa delle nigeriane vittime della tratta in Italia.


Ieri in occasione della Giornata mondiale contro la violenza delle donne, Isoke Aikpitanyi, già autrice del libro Le ragazze di Benin City, edito nel 2007, ha presentato una indagine unica nel suo genere: tre nigeriane, ex vittime della tratta, hanno avvicinato oltre 1.000 nuove “vittime” per somministrare loro un questionario che potesse fare capire meglio la realtà sommersa della prostituzione nel nostro Paese.
Con il supporto del Dipartimento pari opportunità, di esperti e di tutte le ragazze dell’Associazione vittime ed ex vittime della tratta, sono stati raccolti 500 questionari interamente compilati, avvicinando più di mille ragazze in ogni regione d’Italia.

3° rapporto lavoro e immigrazione

Mercato occupazionale e immigrazione, la presentazione del 3° rapporto

Presso il Cnel a Roma sarà illustrato il volume curato dalla direzione centrale per le Politiche per l’Immigrazione e l’Asilo che mette a disposizione una documentazione affidabile sul fenomeno

Terzo rappoerto occupazione e immigrazioneSarà presentato oggi alle ore 16 presso la Sala Biblioteca del Cnel a Roma il Terzo Rapporto dell’European Migration Network Italia dal titolo 'Mercato occupazionale e immigrazione in una prospettiva europea'.

Nel nostro Paese questa rete fa capo al ministero dell’Interno, dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione, direzione centrale per le Politiche per l’Immigrazione e l’Asilo, mentre l’organismo tecnico di supporto è il centro studi e ricerche Idos, lo stesso che raccoglie i redattori del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes. L'obiettivo è creare uno scambio e l’aggiornamento continuo di dati sul fenomeno migratorio e sui richiedenti asilo, mettendo a disposizione dei decisori pubblici a livello nazionale e comunitario una documentazione affidabile.

Questo Terzo Rapporto EMN Italia è stato dedicato in prevalenza al lavoro che rappresenta, senza dubbio, uno tra i principali fattori di integrazione.

Il rapporto verrà introdotto dal prefetto Angelo Malandrino, direttore centrale politiche immigrazione e asilo presso il ministero dell’Interno, e verrà completata dalle relazioni del prof. Alessandrini del Cnel cui seguiranno i commenti degli esperti competenti nei vari settori e di altri referenti europei dell’Emn.

23/11/10

insegnare l'italiano


“Quale insegnamento dell’italiano nella nuova società interculturale”

La rete Scuolemigranti ha promosso con l’Ufficio Scolastico Regionale e con la Regione Lazio, un convegno finalizzato ad esaminare il profilo dei recenti provvedimenti governativi che hanno inserito la conoscenza dell’italiano tra i requisiti per l’ottenimento del Permesso di Soggiorno e della Carta per i lungosoggiornanti, evidenziandone criticità e prospettive.
Interverranno i Ministeri competenti, istituzioni territoriali, associazioni degli EELL, il mondo dell’istruzione per adulti, il volontariato, rappresentanze delle comunità straniere.
L’iniziativa si terrà in Roma martedì 23 novembre presso l’Istituto Galileo Galilei, in Via Conte Verde 51.

18/11/10

Monitoraggio nazionale corsi di lingua per stranieri IDA


Monitoraggio nazionale dell'utenza e dell'offerta formativa per adulti erogata dalle istituzioni scolastiche pubbliche.

Rapporti di sintesi

A partire dall’a.s. 2003/04 il monitoraggio viene svolto, su incarico del MIUR, dall'ANSAS (Ex INDIRE) e si rivolge ai CTP e agli Istituti di Istruzione Secondaria di II grado gestori di corsi serali.
Rapporto di sintesi a.s. 2007/08
Rapporto di sintesi a.s. 2006/07
Rapporto di sintesi a.s. 2005/06 e 2004/05
Rapporto di sintesi a.s. 2003/04

Si ricorda che dall’a.s. 1998/99 all’a.s. 2001/02 i monitoraggi sono stati realizzati dal Ministero della Pubblica Istruzione e hanno coinvolto solo i Centri Territoriali.
Rapporti di sintesi delle annualità precedenti
Pagina di accesso ai dati dei monitoraggi

I monitoraggi delle ultime quattro annualità sono stati realizzati dall’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire) – Gestione Commissariale su incarico della Direzione Generale per l’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i rapporti con i Sistemi Formativi delle Regioni del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

15/11/10

babel tv

http://www.babel.tv/

Babel è il primo canale televisivo dedicato all’Italia dei nuovi Italiani,  in onda dall'8 novembre 2010 in esclusiva sul canale 141 di Sky.

Il palinsesto tematico di Babel offre appuntamenti fissi e ricorrenti. Dal lunedì al sabato, ogni giornata è dedicata a una delle sei principali regioni . La domenica viene riproposto il meglio di quanto andato in onda nella settimana e il film della serie "Cinema dell'Altro Mondo". Di seguito una selezione della programmazione giornaliera regione per regione.

AMERICA LATINA | Lunedì

La settimana inizia in tonalità di rosa con la programmazione latinoamericana. "RITA Y YO" serie comedy prodotta in Perù e amata soprattutto dal pubblico femminile racconta le divertenti vicissitudini di un uomo disoccupato costretto a travestirsi da donna per trovare un nuovo lavoro.

ROMANIA | Martedì

Un martedì dedicato all’intrattenimento con titoli quali "SOS, SAVE MY HOUSE," programma in stile "Extreme makeover home edition", che racconta la ristrutturazione delle case, con il classico prima e il dopo. Il reality é prodotto in Romania e accompagnerà il pubblico per 12 puntate.

FILIPPINE | Mercoledì

Il mercoledì si distingue con una programmazione dedicata alle Filippine, in particolare "FULL HOUSE" è la storia agrodolce di un ragazzo filippino che si trasferisce a Praga. La serie nel genere “romantic comedy” è prodotta nelle Filippine e prosegue per 32 puntate.

ALBANIA | Giovedì

Il giovedì  Babel si dedica al varietà è all’intrattenimento con la programmazione dall’Albania dedicata ai programmi di punta della televisione Albanese, Reality show, Talent Show e Cabaret.

AFRICA | Venerdì

Un venerdì all’insegna della migliori produzioni dei paesi del nord Africa, con una programmazione mista tra l’intrattenimento e l’edu-tainment. Spiccheranno programmi in categorie diverse quali cooking show, serie televisive e comedy.

UCRAINA | Sabato

Per gli appassionati dei VIP arriva dall’Ucraina "MY TRUTH", un docureality che racconta le vere storie della vita e della carriera delle celebrities ucraine in 12 puntate.

THE BEST OF | Domenica

Una domenica tutta speciale con il meglio andato in onda nella settimana e con "Cinema dell’altro mondo”, una rassegna cinematografica di film dall'Italia...e oltre.

14/11/10

looking for an American dream

Looking for an American dream

Looking for an American dream: "Honduran immigrant Jose Humberto Castro, 26, clings to a freight train on his way to the border with the United States in Orizaba in the state of Veracruz November 3, 2010. Every day, hundreds of Central American immigrants try to cross from Mexico to the United States, according to National Migration Institute of Mexico. REUTERS/Eliana Aponte
When I began this project about immigrants, I found a totally different world, where every immigrant had a unique story but in the end had a common objective: reach the American dream, which for many turned into the American nightmare.
Coming from so much misery, where the governments of their native countries have completely forgotten about them and where opportunities don’t exist, they have little choice but to risk taking the train in search of a better life. But for many the only thing they find is bad luck.
A Honduran immigrant stands on board a freight train on his way to the border with the United States in La Patrona near Cordoba in the state of Veracruz November 3, 2010. Every day, hundreds of Central American immigrants try to cross from Mexico to the United States, according to National Migration Institute of Mexico. REUTERS/Eliana Aponte
The day finally arrived for me to get on the train. It’s a story that requires a lot of time, patience and persistence because you never know when or how many immigrants will get on.
The people who help immigrants always told me: “be careful, it’s not easy, why don’t you dress like a man? There are a lot of rapes and robberies.” It’s gotten to the point where female immigrants travel with condoms and are prepared for something like rape to happen.
But, that day I was with a freelance photographer and a person from the Mexico Migrant Network who knew the route of the train very well. We were covering a caravan of Honduran mothers who were visiting migrant shelters along the rail lines from Tapachula, Mexico to the capital Mexico City, looking for their disappeared children, who went missing on their search for the American dream. One of the mothers, Emeterea Martinez, fights every day for her daughter to return home, even if 20 years passes, she still keeps faith that she will return…
Emeterea Martinez of Honduras, 72, holds a picture of her 38-year-old daughter Ada Ortiz, who has been missing since 1989 while trying to enter the United States, at the Basilica of Guadalupe in Mexico City November 6, 2010. Martinez has been travelling with a group of activists and two other women with missing relatives in a caravan from Tapachula, Mexico as they search for their loved ones in shelters and railway stations along routes of migration. She later found and was reunited with her daughter at a shelter in Lecheria, in Mexico's Tutilan state. REUTERS/Eliana Aponte
The train stopped, which is unusual in La Pastora, Veracruz, where members of a group called “The Good Samaritans of La Patrona” waited for the train in order to give out bags of food to traveling migrants.
That day the train stopped for an hour, and that’s when I decided to get on, I began taking pictures, some immigrants were timid, they didn’t want to talk, probably due to fear. But little by little I earned their trust and the train started moving again.
Everything was an adventure. The speed was slow. Usually it’s very fast. One of them said “The train mechanic must know that you’re here, because it’s going really slow.” This made me feel a little calmer. We kept going. One of them had been kidnapped and robbed and he told me his story. He asked me to lend him my cell phone to call his wife to tell her he’s okay. He showed me his passport and his happiness because the “The Good Samaritans of La Patrona” had given him new white shoes. Jose Humberto Castro didn’t stop dancing.

Honduran immigrant Jose Humberto Castro, 26, shows his passport on the top of a freight train on his way to the border with the United States in Cordoba, Veracruz November 3, 2010. Every day, hundreds of Central American immigrants try to cross from Mexico to the United States, according to National Migration Institute of Mexico. REUTERS/Eliana Aponte
Everyone came to me to tell me their story when someone yelled all of a sudden “There are robbers, they want to get on” and then began the rain of rocks. I could only tell I was surrounded by 10 migrants who were protecting me. I wasn’t scared, I just kept my head down and let them control the situation.
When it was over, they just said “F*ing robbers.” We continued until the final stop at Orizaba, Veracruz. The train slowed down to a speed that I was able to easily hop off with the help of the migrants.
Everyone got off the train happy… one part of the trip was done. We left and ran for 15 minutes to avoid possible kidnappers until we got to the next stop. That’s where I said goodbye to them, wishing them the best of luck. I always asked them “You aren’t afraid of dying?” and I always got the same answer: “No, because God is with us.” The trip for me lasted two hours (35 km). For them, it lasts two months (3000 km) from Tapachula to the U.S. border.
Honduran immigrant Alex Aleman, 27, rides on the freight train on his way to the border with the United States in Cordoba, in the state of Veracruz November 3, 2010. Every day, hundreds of Central American immigrants try to cross from Mexico to the United States, according to National Migration Institute of Mexico. REUTERS/Eliana Aponte
Two days passed and I returned to another migrant shelter where the Honduran mothers were visiting when suddenly a party erupted. Emeterea Martinez reunited with her daughter Ada Ortiz after 21 years of separation. That’s when one realizes it’s worth fighting for a cause. At first they were crying, then the smiles came.
Emeterea Martinez hugs her 38-year-old daughter Ada Ortiz (2nd R), who has been missing since 1989 while trying to enter the United States, after finding each other at a shelter in Lecheria, Mexico's Tutilan state, November 6, 2010. Martinez of Honduras, 72, has been travelling with a group of activists and two other women with missing relatives in a caravan from Tapachula, Mexico as they search for their loved ones in shelters and railway stations along routes of migration. REUTERS/Eliana Aponte
Even though Mexico is going through a wave of violence, where life has no price, there are good people like the immigrants searching for a better life for themselves and their loved ones. Or the mothers. Or the “Good Samaritans. Not everything is negative. There’s also hope. Like the story of Emeretea looking for her daughter who disappeared 21 years earlier while seeking the American dream but who ended up settling in Mexico and making a decent life for herself."

Readmission policy in UE



Readmission policy in UE

parole nella lotta alla clandestinità

SOLO PAROLE NELLA LOTTA ALLA CLANDESTINITÀ
di Maurizio Ambrosini 02.11.2010

Il governo vanta successi nella lotta anti-clandestini. Ma con sei sanatorie in ventidue anni e i decreti-flussi che funzionano come sanatorie mascherate, l'Italia detiene il primato europeo delle regolarizzazioni di massa. Primato rafforzato dall'attuale governo. All'ostilità verso gli immigrati irregolari urlata a gran voce e inoculata nella coscienza dei cittadini corrisponde una tolleranza di fatto. Forse servirebbe una politica meno enfatica e più responsabile: difficile ottenerla in tempi normali, figuriamoci quando si profilano all'orizzonte le elezioni.


Credit © European Communities, 2010


Nel corso dell’estate il ministro Maroni ha più volte espresso soddisfazione per i successi riportati sul fronte della lotta anti-clandestini: diminuzione dell’88 per cento degli sbarchi in un anno. Anche giornali poco simpatetici con il governo come La Repubblica hanno ripreso il dato, liquidando in poche battute le obiezioni di chi, come la Caritas, aveva sollevato dubbi sull’efficacia della strategia adottata. Cerchiamo di vederci più chiaro e di misurare l’impatto della collaborazione con la Libia.

DA DOVE ARRIVANO GLI IMMIGRATI

sulla gru

migrazioni cinesi

da InternazionaleEmigrati in casa: "Last train home

Di Lixin Fan. Canada/Cina 2009, 87′
Il regista Lixin Fan ha seguito per tre anni una famiglia cinese lacerata dall’emigrazione interna: i genitori vivono e lavorano (a ritmi impossibili) a Guangzhou, i figli e la nonna sono rimasti nel villaggio d’origine. Per raggiungerlo servono oltre due giorni di viaggio, ma prima papà e mamma Zhang, come milioni di altri migranti in occasione del capodanno cinese, devono riuscire nell’impresa di prendere uno degli affollatissimi treni che attraversano un paese spaccato fra tradizione e modernità. Il film, che ha commosso il pubblico di Internazionale a Ferrara, è uscito in dvd sul mercato britannico.
Internazionale, numero 872, 12 novembre 2010

3° Rapporto Save the Children “L’accoglienza dei minori in arrivo via mare.

Afgani, bengalesi, egiziani. In numero sempre più ridotto somali ed eritrei. Età: anche giovanissimi, di 12-13 anni, al 90% maschi. E’ questa la “carta d’identità” dei minori che arrivano in Italia via mare. Non più e soltanto su vecchi barconi ma sempre più spesso su imbarcazioni da diporto, che più facilmente, soprattutto d’estate, si confondono con quelle degli italiani in vacanza, o su normali traghetti di linea, nascosti dentro Tir, furgoni o carrelli tenda.

778 è il totale dei minori arrivati in Italia, sbarcati o rintracciati in Sicilia, Puglia e nelle Marche, fra gennaio e agosto 2010. Oltre ad essi si registrano, nello stesso periodo, 2.589 adulti, approdati nelle tre Regioni.

il ritratto del migrante

Il ritratto del migrante minorenne Tutti quelli che arrivano dal mare - Repubblica.it: "

L'analisi di Save the Children sull'accoglienza degli under 18 che sbarcano sulle coste. I numeri: 778 sbarcati nei primi 8 mesi del 2010. Il racconto di Omar. Il rischio della clandestinità determinato dal pacchetto sicurezza del 2009 impedisce di ottenere permessi di soggiorno a 18 anni

di VLADIMIRO POLCHI
Il ritratto del migrante minorenne Tutti quelli che arrivano dal mare


ROMA - Afgani, bengalesi, egiziani. In numero sempre minore, somali ed eritrei. Giovanissimi: 12-13 anni. Per il 90% maschi. Eccola la 'carta d'identità' dei minori giunti in Italia via mare. A fotografarli è il III° Rapporto di Save the Children su 'L'accoglienza dei minori in arrivo via mare'. Qualche dato: 778 sono i minori sbarcati in Italia nei primi 8 mesi del 2010. Con loro, 2.589 adulti.
Il racconto. 'Sono nato in Bangladesh a Feni. Mamma e papà non avevano i soldi per curarsi e neppure per mandare a scuola i miei fratelli più piccoli. Per farmi partire, mia madre ha venduto tutto e papà ha chiesto un prestito. Il viaggio è costato 3mila euro. Da Feni sono andato a Dhaka. Qui, con un altro ragazzo, sono salito su un furgone diretto in India. Abbiamo viaggiato per 15 giorni. In Pakistan ci siamo nascosti in un camion: eravamo in 15. Abbiamo attraversato l'Iran. In Turchia ho trovato posto su una barca, con altre 50 persone: c'era pochissimo spazio e avevamo paura che ci buttassero in mare. Sono arrivato in Italia dopo 4 giorni di traversata'.

A rischio clandestinità. Omar (il nome è di fantasia) non ha ancora diciotto anni. Oggi vive in una comunità per minori in Puglia. Vuole restare in Italia e lavorare, per ripagare il debito dei suoi genitori. Omar è uno dei 778 minori stranieri sbarcati (o rintracciati) tra Sicilia, Puglia e Marche, da gennaio ad agosto 2010. Un esercito di ragazzi a rischio clandestinità: a molti, infatti, il pacchetto sicurezza varato nel 2009 impedisce di ottenere un permesso di soggiorno al compimento dei 18 anni. Quanti sono davvero a rischio? Tanti: l'89% dei minori ospitati in Sicilia, l'82% in Puglia e il 27% dei giovani presenti nelle comunità marchigiane.

I numeri, regione per regione.
Più nel dettaglio: in Sicilia, da febbraio ad agosto 2010 sono giunti 113 minori non accompagnati (tutti identificati a Porto Empedocle) e 126 minori accompagnati, a fronte di 1312 adulti. Nelle Marche tra gennaio e giugno 2010 sono stati rintracciati al Porto di Ancona 280 migranti: 252 sono stati rimandati nel Paese di provenienza della nave sulla quale viaggiavano (nella quasi totalità dei casi la Grecia). I migranti rintracciati provengono soprattutto dall'Afghanistan e dall'Iraq, 209 sono uomini, 20 donne e 51 minori. "I minori in arrivo sulle coste marchigiane - spiega il rapporto - viaggiano prevalentemente su traghetti di linea greci, nascosti all'interno dei bagagliai di auto o furgoni, o dentro roulotte e carrelli tenda.

rapporto bangladesh

Laboriosi e invisibili, un focus di Terres des Hommes sugli immigrati bengalesi in Italia.
Due ricerche finanziate dalla Ue sono state presentate lo scorso 31 ottobre a Dacca in un workshop sulla cooperazione tra i due Paesi.
Fonte: immigrazioneoggi.it

Bene accettati, grandi lavoratori e lontani dalla cronaca nera. È l’identikit dei cittadini bengalesi in Italia descritto da due ricerche dell’ong Terres des Hommes, condotte tra l’Italia e il Bangladesh, nell’ambito di un progetto co-finanziato dall’Unione europea, dal titolo I lavoratori immigrati bengalesi nel mercato del lavoro italiano e Migrazione internazionale dal Bangladesh all’Italia: un’esplorazione dell’impatto sociale su chi rimane. Secondo l’organizzazione, i bengalesi che vivono regolarmente in Italia sono quasi 75 mila. Su una comunità così vasta, solo 49 sono i detenuti nelle carceri della Penisola. Un dato che lo scorso maggio spinse il sottosegretario agli Esteri, Stefania Craxi, in visita a Dacca, a definire la comunità bengalese in Italia come “un esempio di laboriosità e integrazione, che contribuisce anche allo sviluppo economico del Bangladesh”. Secondo i ricercatori, non tutto è così roseo. Le presenze irregolari sono infatti almeno quanto quelle legali, proprio in virtù della stessa laboriosità e integrazione positiva che rende “invisibili” gli immigrati bengalesi. “L’Italia è diventata la seconda meta di destinazione dell’emigrazione dal Bangladesh in Europa, dopo il Regno Unito – spiega Massimo Lanciotti di Terres des Hommes –, anche grazie alla facilità di accesso al lavoro nero e alle frequenti sanatorie. Ma spesso la realtà che trovano non è quella che si aspettavano partendo”.

high skilled

Ingressi per lavoro altamente qualificati: un protocollo d’intesa tra il Viminale e la Association of American College and University Programs in Italy.

Le procedure di semplificazione degli ingressi in Italia dei lavoratori altamente qualificati sono contenute nella circolare n° 6916 del 19 ottobre 2010 del Ministero dell’interno.
Fonte: immigrazioneoggi.it




Il Ministero dell’interno ha sottoscritto un Protocollo d’intesa con la Association of American College and University Programs in Italy - AACUPI , volto alla semplificazione degli ingressi in Italia dei lavoratori altamente qualificati, di cui alle lettere a) , c) , g) dell’art. 27 del T.U. sull'immigrazione, come sancito dai commi 1-ter e 1-quater del medesimo articolo.
Tale Protocollo, come riporta la circolare del Viminale n° 6916 del 19 ottobre 2010, può essere utilizzato anche da altre Università e College, associati all’AACUPI, ferma restando l’autonomia delle singole istituzioni di richiedere comunque la sottoscrizione di apposito Protocollo direttamente con il Ministero dell'interno.

frontiera greca

Ue: appello dell’European Council on Refugees and Exiles e del Cir per fermare i rinvii dei richiedenti asilo in Grecia.
Per le organizzazioni umanitarie soltanto lo 0,3% dei richiedenti asilo ha ricevuto protezione umanitaria.
Fonte: immigrazioneoggi.it

In una lettera ai Governi Europei, l’ECRE (European Council on Refugees and Exiles) e le organizzazioni che ne fanno parte in Europa, chiedono agli Stati membri di sospendere i rinvii di richiedenti asilo verso la Grecia e di esaminare possibilmente le richieste nei confini nazionali. Misure queste che sono già state attuate dal Regno Unito, dal Belgio, Islanda e Norvegia.
“Frontex, l’Agenzia europea per il controllo delle frontiere, invierà agenti di frontiera per aiutare la Grecia a fermare i migranti – ha detto Bjarte Vandvik, segretario generale dell’ECRE – che cercano di entrare via terra attraverso il confine con la Turchia. Paradossalmente diversi Stati membri che stanno investendo risorse e personale nelle operazioni Frontex, stanno continuando ad aumentare la pressione sul sistema greco di asilo rinviandovi i richiedenti asilo”.
I diritti dei rifugiati – si sottolinea in una nota di Ecre rilanciata in Italia dal Cir (Consiglio Italiano dei Rifugiati) – “sono violati in Grecia”, e la maggior parte di quanti chiedono la protezione internazionale non hanno l’opportunità di vedere esaminata la propria domanda d’asilo. In Grecia ci sono più di 52 mila domande d’asilo che debbono ancora essere esaminate e, “solo lo 0.3% dei richiedenti ha ricevuto protezione nel 2009”. Secondo Cir e Ecre, anche le Nazioni Unite si sono appellate all’Unione europea “affinché fermi i trasferimenti di richiedenti asilo verso la Grecia e rinegozi il Regolamento Dublino II, ai fini di garantire loro un migliore grado di protezione”.

babel tv



Sky parla agli stranieri. La rivoluzione culturale del mondo televisivo italiano nasce sulla frequenza 141 di Sky con Babel, il primo canale dedicato ai cosiddetti 'nuovi italiani' che sono piu' di cinque milioni e che dal prossimo otto novembre avranno sulla piattaforma di Sky un intero canale a loro dedicato. "Si tratta di un canale di intrattenimento per favorire l'integrazione in Italia, che offre i mezzi per conoscere la lingua, le leggi e il mondo del lavoro". Lo afferma l'ad di Sky, Tom Mockridge. Babel nasce per colmare un vuoto televisivo e diventare un luogo in cui raccontare le storie di un'Italia che cambia nei volti, nelle tradizioni e nelle abitudini di vita di tutti i giorni. La programmazione televisiva in Italia e' ricca di servizi d'inchiesta, film e programmi di intrattenimento importati dal paese di origine e doppiati nella nostra lingua, ci sara' inoltre uno spazio quotidiano dedicato all'insegnamento della lingua e della legislazione italiana. Il nuovo canale Sky proporra' anche news, aggiornamenti dal paese di origine e informazioni rilevanti per vivere ed integrarsi al meglio nel Bel Paese. "I fruitori del servizio saranno necessariamente gli immigrati regolarmente residenti in Italia in quanto - spiega l'ad di Sky - essendo il canale previsto dalla piattaforma di Sky, sono richiesti per l'abbonamento il possesso dei legali documenti".Una rivoluzione culturale sulle frequenze del canale 141, dove i cittadini delle principali etnie presenti in Italia avranno a disposizione dei programmi dedicati. Si parte con l'America Latina il lunedi', la Romania il martedi', le Filippine il mercoledi', l'Albania il giovedi', l'Africa il venerdi' e l'Ucraina il sabato, mentre la domenica sara' dedicata al 'The best of' le repliche del meglio della settimana. A questa programmazione pensata per ciascuna regione, Babel affianca programmi ricchi di contenuti originali, di interesse per tutti gli italiani oltre a produzioni originali di lingua italiana, tra questi c'e' 'Babzine', un magazine quotidiano realizzato in collaborazione con stranieri in Italia e in onda tutti i giorni a partire dalle 20,30. Babzine e' un programma unico che consente di fruire di news e servizi nelle lingue delle sei regioni principali di Babel, superando la barriera costituita dai Tg in lingua italiana. Un appuntamento fisso per chi non parla ancora l'italiano ma vuole rimanere aggiornato sulle principali notizie del nostro Paese. Inoltre Babzine offre, in questo caso in lingua italiana, uno spazio informativo per ricevere consigli utili su come vivere in Italia. "La nostra missione e' creare e diffondere notizie rivolte alle piu' ampie tipologie di pubblico - spiega Paolo Agostinelli, direttore offerta piattaforma Sky -. Questo vuol dire dar spazio e voce a tutti, partendo dai bambini per arrivare alle news estere e italiane ma anche a quelle locali". "Babel e' anche sul web con www.babel.tv, la community dei nuovi italiani che si incontrano e raccontano se stessi e il loro modo di vivere in Italia. La community potra' contribuire concretamente alla produzione televisiva del canale attraverso commenti e contributi video".
  "Babel tv, non e' un luogo di denuncia - sottolinea Luca Artesi, capo progetto Babel, ma di conoscenza reciproca e intrattenimento .

11/11/10

Mozione su accordo Italia - Libia

Governo battuto in aula alla Camera per tre volte con i voti di Fli. Un'ulteriore doppia sconfitta per l'esecutivo - dopo il voto su un emendamento dei radicali - è arrivata infatti nel voto finale della Camera sulle mozioni volte alla revisione del Trattato di amicizia, partenariato e cooperazione tra Italia e Libia.
A dispetto del parere contrario espresso a nome dell'esecutivo dal ministro Franco Frattini, grazie alla convergenza nel voto da parte di finiani ed opposizioni sono passate sia una mozione presentata autonomamente dall'Udc, sia quella inizialmente presentata dal Pdl e poi ritirata e fatta propria da Fli e Pd , a seguito dell'approvazione dell'emendamento del radicale del Pd Matteo Mecacci per impegnare il governo ad ottenere da Tripoli garanzie sul rispetto dei diritti previsti dalle convenzioni Onu sui respingimenti degli immigrati clandestini. La Camera ha invece respinto tutte le altre mozioni presentate dai singoli gruppi parlamentari, compresa la sola sulla quale il governo con Frattini aveva espresso parere favorevole.

L'emendamento alla prima mozione era stato presentato da Mecacci, radicale del Pd, alla mozione di maggioranza sulle iniziative volte alla revisione del trattato di amicizia, partneriato e cooperazione Italia-Libia. Oggetto, lo spinoso tema dell'immigrazione. Nell'emendamento si chiedeva che i respingimenti vengano effettuati in base agli accordi internazionali e ai principi umanitari. Il governo aveva dato parere contrario.
In base al testo approvato, il governo viene impegnato «a sollecitare con forza le autorità di Tripoli affinché ratifichino la Convenzione Onu sui rifugiati e riaprano l'ufficio dell'Unhcr a Tripoli quale premessa per continuare le politiche dei respingimenti dei migranti in Libia». A favore del testo hanno votato, oltre al Pd e all'Idv, l'Udc e Fli, che non ha cambiato idea dopo i ripetuti appelli del sottosegretario Alfredo Mantica e di esponenti del Pdl ad allinearsi con il governo.
Dopo il voto, tutti i deputati del Pdl e della Lega si sono alzati in piedi tributando un ironico applauso ai colleghi di Fli, cui hanno urlato «Bravi, bravi!». Il leghista Gianpaolo Dozzo aveva detto prima del voto che l'atteggiamento assunto da Fli su questo emendamento era «una prova di sganciamento» dei finiani dalla maggioranza. Dai banchi del centrosinistra sono partiti lunghi applausi per la sconfitta della maggioranza.

07/11/10

Terzo rapporto EMN Italy

Terzo rapporto EMN Italy

Roma, mercoledì 17 novembre 2010 ore 16.00
Biblioteca del CNEL, Via Lubin 2
Presentazione nazionale del Terzo rapporto EMN Italy, "Mercato del lavoro in una prospettiva europea, realizzato in collaborazione con organizzazioni internazionali, strutture pubbliche e associazioni. Il volume verrà distribuito gratuitamente ai partecipanti.

Programma [vai]
Scheda riassuntiva [vai]

03/11/10

9° newsletter Fondo integrazione

pubblicato il 9° numero della newsletter del Fondo Europeo per l'Integrazione.


La Direzione Centrale per le politiche dell’Immigrazione e dell’Asilo del Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, Autorità Responsabile del Fondo Europeo per l’Integrazione dei cittadini di Paesi terzi, è lieta di inviarLe il nono numero della “Newsletter FEI”, disponibile al seguente link.

Cordiali saluti

01/11/10

La scomparsa degli immigrati (a Bruxelles)


"Venerdì c'è il freddo di questo autunno gelido a risvegliare le smorfie mattutine ed i pensieri impertinenti della giornata da affrontare, quando ad un tratto una macchina che sembra della polizia passa a rilento con luci azzurre e megafono straziante: 'Oggi è il giorno, basta con gli immigrati, tutti gli immigrati scompariranno, nell'aria è stata rilasciata la nuova sostanza liberatoria'. E passa veloce un altro di quegli aerei dalle scie intrecciate che quotidiani sorvolano Bruxelles, ricamando panorami di pennellate innaturali. Ma tu non ascolti bene, tra il rumore dell'autobus che passa veloce ed i meccanismi celebrali ancora insonnoliti, mentre un signore commenta proprio lì vicino: 'Senza immigrati? E che sarà mai, cosa mai potrà cambiare?!'. Basta con gli immigrati. Chissà cosa vorrà dire - pensi - Magari l'ennesima trovata di qualche estremista paranoico.